Indubbiamente hanno fatto un bel casino. Coi vaccini, intendo.
Sono passate alcune settimane dalla tempesta dei vaccini ritirati e poi riammessi, prima solo per i giovani e dopo vietati ai giovani. Forse la gente si è dimenticata del caso, o forse no. Perché magari la notizia è scomparsa dalle prime pagine, non è più l’apertura dei telegiornali, ma in sottofondo rimane quella sorta di diffidenza, se non in tutti almeno in una fetta della popolazione: “ok, è rara ma magari la trombosi capita proprio a me“.
Vedremo col tempo se questa fetta di popolazione è rilevante o no. Sentivo che in Sicilia molti rifiutano il vaccino, mentre in altre regioni, come la Lombardia, no. E anche a me è capitato di sentire gente chiedere in giro “come posso assicurarmi di ricevere il Pfizer? Vorrei evitare AZ“.
È ancora troppo presto per trarre delle conclusioni, sarà il tempo a dirci se sono casi isolati e numericamente irrilevanti oppure se a un certo punto ci troveremo con una fetta consistente di popolazione che non vuole vaccinarsi nonostante venga loro offerta la dose. A quel punto dovremo capire come convincerli a vaccinarsi.
Certo, potremmo anche dire loro “arrangiatevi“. Io il vaccino te lo do, se lo prendi e ti proteggi bene, se lo rifiuti sono affari tuoi. Potremmo anche evitare di conteggiare le morti di chi rifiuta il vaccino come morti da Covid, ché mica sono morti di Covid, sono morti perché non si sono vaccinati, quindi sono affari loro. Vogliono esporsi al rischio e crepare? Amen.
Il problema è che prima di crepare di solito passano dall’ospedale e lo intasano. Quindi, o non presti cure mediche a chi rifiuta il vaccino e poi si becca il covid (e potrebbe essere un’idea), oppure devi davvero convincerli a prendersi questo vaccino. E come fai a convincerli?
Nelle scorse settimane s’è ripetuto fino alla nausea che “i benefici superano i rischi”. Vero. Purtroppo però questa frase non convincerà nessuno.
Io propongo questa alternativa.